Garanzie sui kit frizione: il solito enigma

“Cambiami la frizione” é una delle espressioni più presenti e rognose nel difficile rapporto con i clienti in merito alle sostituzioni in garanzia.

Travandoci di fronte a multinazionali spesso ostili proprio in questo ambito e poco avvezze a trovare un compromesso con i poveri ricambisti, non é difficile che questi ultimi debbano trovare le soluzioni atte a non perdere il cliente e a non intaccare quella sottile cordicella che lo lega al suo fornitore. Due equilibri delicatissimi, da gestire nella maniera più intelligente possibile.

Ma un caso, come quello in foto, non credo lasci spazio all’immaginazione.

Dopo circa 6000 km, il meccanico ha dovuto rismontare il kit frizione per gli evidenti strappi nei cambi marcia, che rendevano questa Ford Focus 1.6 TDCI praticamente inguidabile.

Nonostante il disco frizione non abbia più le scanalature interne, l’ installatore ha inizialmente preteso il rimpiazzo in garanzia. In realtà, dopo un’attenta analisi del cambio richiesta con forza dal venditore, sono emersi dei giochi inusuali dell’albero, che hanno usurato irrimediabilmente il millerighe del disco.

Sembrerà un caso banale che, visti i lampanti problemi “esterni”, non necessitava neanche di indagini. Ma questo vi fa capire come quotidianamente il ricambista debba lottare per gestire il controverso argomento “garanzie”, e non passare sempre e comunque per l’anello debole della filiera Aftermarket.

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